L’incontro
proposto dall’Istituto Valorizzazione Castelli agli abitanti
della Rocca per lunedì 16 Giugno scorso e relativo alla valorizzazione
del colle su cui campeggia il Castello ha ottenuto una larga adesione.
Ad esso hanno partecipato numerosi residenti, tra cui il consigliere
di quartiere Angelo Manfredi, nonché vari specialisti del
settore botanico quali la dottoressa Corsini, dirigente dell’Ufficio
Agricoltura della Provincia, e il Prof. Tomei dell’Università
di Pisa.
La conferenza è stata aperta da un breve discorso di Nino
Domenico Mignani, Presidente dell’IVC, il quale, dopo alcune
delucidazioni sull’Istituto di cui è a capo, ha spiegato
al pubblico i motivi che animano il progetto, esponendo il disegno
in cui esso si inserisce: l’intento è quello di migliorare
l’estetica del colle del Castello tramite vari interventi
di carattere botanico che richiedono la collaborazione tra gli specialisti
del settore e i residenti stessi, e trova giustificazione nel piano
di recupero e rilancio dei beni storico- culturali della città
di Massa.
La risposta degli abitanti del colle all’iniziativa è
stata positiva e unanime, e si è manifestata in un profondo
attaccamento dei residenti alla loro zona e nel conseguente desiderio
di migliorarla. Infatti tra coloro che hanno preso la parola nessuno
ha mancato di sottolineare come l’area della Rocca necessiti
anche di ulteriori provvedimenti che vanno da questioni di carattere
igienico (più di una persona ha evidenziato la necessità
di interventi di deratizzazione in via Santa Chiara), a questioni
di carattere, per così dire, “estetico- funzionale”.
Molti hanno lamentato la presenza dei vecchi pali della luce ormai
inutili, di muretti pericolanti, di cavi ‘scomodi’ nonché
l’assenza, in una zona tanto frequentata da turisti, di infrastrutture
di prima necessità come semplici cestini della spazzatura
da collocarsi lungo la strada del colle e un’illuminazione
che arrivi fino in Piazza San Rocco. A ciò si sono aggiunte
le insistenti richieste di coloro che desiderano, per la strada
che porta al Castello, l’accesso ai soli residenti e autorizzati,
e quindi la zona a traffico limitato affinchè in casi, ad
esempio, di urgenza mezzi come le ambulanze possano raggiungere
le case senza difficoltà.
A questo punto si sono inserite anche considerazioni di carattere
culturale relative, ad esempio, alle feste patronali quali quella
di Santa Chiara, che cade il 16 Luglio, e quella di San Rocco, del
16 Agosto. Dopo aver esplicitato come una comunità si ricostituisca
anche intorno a queste forme culturali, A. Manfredi ha sollecitato,
tra le altre cose, il recupero di tali eventi folkloristici accennando
ad estendere questo piano di valorizzazione anche alle zone limitrofe
di Borgo del Ponte e Santa Lucia.
Inoltre, in sintonia con l’intento di rivitalizzare la zona
della Rocca, è stata espressa la necessità di costituire,
nei pressi del campo polivalente XXV Aprile, sia un bar per fornire
agli abitanti e ai turisti un punto di sosta e ricreazione, sia
uno spogliatoio per le attività sportive.
Infine, l’intervento conclusivo della dottoressa Corsini,
che ha focalizzato la sua attenzione sul progetto botanico del colle,
ha consentito di fare il punto della situazione. Sottolineando come
l’iniziativa del Presidente sia una spinta alla rivalorizzazione
della zona, all’interno della quale convergono tutte le numerose
esigenze sopra citate, la dott.ssa ha messo l’accento sulla
scientificità che il progetto del colle richiede: “Bisogna
partire rapportandoci con una certa scientificità…
si deve partire dalla consapevolezza del bene scientifico, di ciò
che è davvero bene valorizzare”.
Per questo gli esperti botanici hanno dato la loro disponibilità
sia a studiare la flora del luogo, allo scopo di individuare le
erbe spontanee e creare macchie di vegetazione sapientemente armonizzate,
sia a insegnare agli abitanti del colle le tecniche per la coltivazione
e la divulgazione delle medesime.
Che un quartiere incrementi la sua ripresa anche sotto un punto
di vista ambientale è senz’altro indice di una notevole
sensibilità collettiva. Pertanto l’invito del Presidente
dell’IVC non poteva trovare una risposta più felice
al punto che l’incontro si è concluso anche con il
proposito di realizzare annualmente un’esposizione di vivaisti
lungo la strada del colle che porta al Castello Malaspina.
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