Nella
splendida cornice rinascimentale del palazzetto del Castello Malaspina
è stato ritrovato negli ultimi giorni un piccolo di gheppio
(Falco Tinniculus L.), un falconide tipico della nostra zona.
Tra lo stupore dei turisti italiani e stranieri che stavano visitando
il Castello in un turno di guida (il Castello è aperto al
pubblico tutti i giorni eccetto il Lunedì), il piccolo ha
fatto capolino, appollaiandosi sulla scala interna del palazzetto
nei pressi delle stanze visitabili del forte, minacciando con tanto
di becco spalancato e artigli sfoderati chiunque si avvicinasse.
L’ardito rapace è stato consegnato al Parco Oasi WWF
dei Ronchi dove ha raggiunto altri due piccoli gheppi, recuperati
pochi giorni prima nel piazzale di fronte al palazzetto, ed è
stato affidato alle amorevoli cure dei volontari e dei ragazzi che
lì svolgono il servizio civile.
Come sostenuto dal responsabile del Parco Oasi, Luca Giannelli,
che tra le altre cose ha ipotizzato l’appartenenza di due
dei piccoli allo stesso nido, questa specie di volatili avrebbe
nidificato in qualche anfratto del Castello, in quanto predilige
i pertugi e le zone rocciose. E proprio da lì i piccoli sarebbero
precipitati a seguito dei loro primi, malriusciti, tentativi di
volo.
Certamente la rigogliosa flora della zona ha favorito il nidificare
di queste specie che hanno trovato l’ambiente ideale per la
riproduzione così come altri volatili quali, ad esempio,
le civette che contribuiscono ad accrescere la bellezza del Castello
rendendolo ancora più caratteristico e suggestivo.
In sintonia con tale suggestività opportunamente si inseriscono
sia l’attuale mostra I misteri dell’antico Egitto, organizzata
dall’associazione Archeosofica, sia la caratteristica manifestazione
Notti da fiaba al Castello che si terrà nel forte nei giorni
18, 19 e 20 di Luglio e realizzata dall’Associazione Mestierando,
dall’Associazione Verdevento e dal Ducato di Massa. Questa
iniziativa appagherà la curiosità di tutti i turisti
desiderosi di conoscere la storia, la cultura, le arti e l’
artigianato di epoca medievale coinvolgendo anche i bambini con
giullari e cantastorie: un modo piacevole ed efficace per respirare
l’aria di altri tempi ed essere immersi in una realtà
tanto lontana da quella attuale ma così densa di significato
per conoscere la nostra storia.
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