Luglio 2003

 

Gheppi e favole d’altri tempi al Castello Malaspina

Nella splendida cornice rinascimentale del palazzetto del Castello Malaspina è stato ritrovato negli ultimi giorni un piccolo di gheppio (Falco Tinniculus L.), un falconide tipico della nostra zona.
Tra lo stupore dei turisti italiani e stranieri che stavano visitando il Castello in un turno di guida (il Castello è aperto al pubblico tutti i giorni eccetto il Lunedì), il piccolo ha fatto capolino, appollaiandosi sulla scala interna del palazzetto nei pressi delle stanze visitabili del forte, minacciando con tanto di becco spalancato e artigli sfoderati chiunque si avvicinasse.
L’ardito rapace è stato consegnato al Parco Oasi WWF dei Ronchi dove ha raggiunto altri due piccoli gheppi, recuperati pochi giorni prima nel piazzale di fronte al palazzetto, ed è stato affidato alle amorevoli cure dei volontari e dei ragazzi che lì svolgono il servizio civile.
Come sostenuto dal responsabile del Parco Oasi, Luca Giannelli, che tra le altre cose ha ipotizzato l’appartenenza di due dei piccoli allo stesso nido, questa specie di volatili avrebbe nidificato in qualche anfratto del Castello, in quanto predilige i pertugi e le zone rocciose. E proprio da lì i piccoli sarebbero precipitati a seguito dei loro primi, malriusciti, tentativi di volo.
Certamente la rigogliosa flora della zona ha favorito il nidificare di queste specie che hanno trovato l’ambiente ideale per la riproduzione così come altri volatili quali, ad esempio, le civette che contribuiscono ad accrescere la bellezza del Castello rendendolo ancora più caratteristico e suggestivo.
In sintonia con tale suggestività opportunamente si inseriscono sia l’attuale mostra I misteri dell’antico Egitto, organizzata dall’associazione Archeosofica, sia la caratteristica manifestazione Notti da fiaba al Castello che si terrà nel forte nei giorni 18, 19 e 20 di Luglio e realizzata dall’Associazione Mestierando, dall’Associazione Verdevento e dal Ducato di Massa. Questa iniziativa appagherà la curiosità di tutti i turisti desiderosi di conoscere la storia, la cultura, le arti e l’ artigianato di epoca medievale coinvolgendo anche i bambini con giullari e cantastorie: un modo piacevole ed efficace per respirare l’aria di altri tempi ed essere immersi in una realtà tanto lontana da quella attuale ma così densa di significato per conoscere la nostra storia.

 


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