Si
è svolto presso il Castello dei Marchesi Falletti Barolo,
sede dell’Enoteca Regionale del Barolo, nei giorni 16 –
17 Febbraio 2004, il seminario La salvaguardia del paesaggio rurale:
criticità e buone pratiche, promosso da Rural – Med,
Piemonte, in collaborazione con FSE, Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti, Regione Piemonte, Interreg IIIB MEDOCC, Provincia
di Cuneo, Enoteca Regionale
del Barolo, Castelli Aperti, Langhe-Monferrato-Roero: colline e
mare, e al quale è stato invitato l’Istituto Valorizzazione
Castelli, come rappresentante della Toscana, nelle persone del Presidente
D.Nino Mignani, dell’Arch. Cristina Baudone e che ha visto
la partecipazione dell’Assessore alla Cultura Fabio Evangelisti.
Se nel corso della prima giornata la Toscana è stata evocata
come esempio di eccellenza di gestione e salvaguardia del paesaggio
nel corso della seconda non si è tralasciato di sottolineare
le problematiche regionali nella gestione dei castelli.
Leit - motiv della seconda giornata è stato, infatti, La
tutela e la valorizzazione del paesaggio castellato, con gli interventi
di Pasquale Lino Malara, Soprintendente ai Beni Architettonici e
del Paesaggio del Piemonte, di Daniela Formento, Dirigente del Settore
Musei e Patrimonio Culturale della Regione Piemonte, di Alberto
Bersani, Capo delegazione Provinciale del FAI di Cuneo, dei rappresentanti
dell’Andalusia e dell’Algarve nonché dell’Architetto
Cristina Baudone per l’I.V.C..
Dopo una breve presentazione dell’Assessore Evangelisti, che
ha portato i suoi saluti a tutti i partecipanti, l’Istituto
si è imposto all’attenzione dei presenti tramite il
discorso dell’Arch. Baudone che ne ha illustrato la storia,
le iniziative culturali intraprese e i fini istituzionali come quello
della tutela e valorizzazione dei castelli lunigianesi e quello
della diffusione, presso la popolazione dei residenti, della conoscenza
della loro storia. L’Architetto Baudone, in sede conclusiva,
ha affrontato un aspetto di “politica culturale del territorio”
sottolineando, da un lato, la necessità che quest’ultimo
venga messo “al centro delle politiche di pianificazione perché
diventi un fattore determinante per lo sviluppo” e auspicando,
dall’altro, la realizzazione di ciò attraverso la coesione
e la collaborazione dei soggetti coinvolti con responsabilità
pianificatorie come la Provincia, la Comunità Montana e i
Comuni, uniti dalla volontà di tutelare e valorizzare l’identità
storica del nostro territorio. Il Prof. Bersani del Fondo Italiano
Ambiente (FAI) ha voluto infine ricordare che la Lunigiana come
la Garfagnana ed il Cuneense, oltre alla ricchezza del rispettivo
patrimonio castellato, sono legati da migliaia di soldati Alpini
che dall’inizio del XX secolo sono stati e sono presenti nella
caserma della Provincia di Cuneo per il servizio militare.
Addetto
Stampa I.V.C.
Maria Panighini
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