Settembre 2004

 

Un futuro per il Malaspina di Massa

Sulle cronache e Tv locali appaiono spesso notizie di ritrovamenti archeologici sul territorio massese, alle quali si associa la richiesta insistente di un museo per la loro esposizione.
Questo è avvenuto nel passato ma ancora più frequentemente avviene oggi, con l’accresciuto interesse dei cittadini per ciò che riguarda la storia locale.
Vorrei, tuttavia, far conoscere che a Massa l’Istituto Lunigianese dei Castelli – oggi Istituto Valorizzazione Castelli – creò intorno al 1970, soprattutto per l’impegno del noto studioso lunigianese Prof. Augusto Cesare Ambrosi, un piccolo e significativo museo, raccogliendo reperti scoperti durante il restauro del castello Malaspina e ritrovati anche sul territorio circostante.
Proprio i consistenti interventi di recupero che coinvolsero il castello suggerirono il magazzinaggio dei reperti in un luogo al momento più sicuro, e cioè nei locali della biblioteca civica. Successivamente finirono nel “deposito” della Soprintendenza Archeologica di Firenze, il quale ha sede proprio in una stanza del castello Malaspina, raccolti in oltre un centinaio di cassette, inventariati e descritti.
La causa prima del mancato ripristino del museo nel castello credo sia da attribuire alla programmazione museale in Toscana per cui le bacheche al Malaspina rimangono tristemente vuote.
L’Istituto Valorizzazione Castelli, tuttavia, sta lavorando da diversi anni affinché i reperti siano esposti nuovamente e con impianto scientificamente moderno, tale che possa adempiere anche finalità didattiche.
Per questo motivo un anno fa è stata presentata al Comune di Massa e alle Soprintendenze B.B. A.A.A. di Pisa e di Firenze una dettagliata proposta – definita dall’architetto Nicola Gallo – di assetto ed uso delle varie stanze e dei saloni dell’area rinascimentale del castello Malaspina, con l’obiettivo di far conoscere la storia della città, del castello e delle famiglie che lo abitarono. È proprio all’interno di questa proposta che trova ampio spazio l’esposizione dei reperti archeologici.
La valorizzazione del castello Malaspina con le aree archeologiche circostanti, dell’antica chiesa del Carmine – che sarà oggetto di un convegno organizzato dall’I.V.C. per il mese di ottobre e di cui prossimamente si comunicheranno i dettagli – e la sistemazione del verde del colle costituiscono, infatti, nel loro armonico insieme un obiettivo che istituzioni e cittadini devono proporsi per la rinascita culturale e turistica di Massa.


Il Presidente I.V.C.
Domenico Nino Mignani


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