Secondo appuntamento della rassegna “Ancora ascolto una rosa” con Chiara Iacconi

Sarà la Dottoressa Chiara Iacconi l'ospite, sabato 30 aprile alle ore 18.00 presso Villa Schiff Giorgini a Montignoso, del secondo appuntamento della rassegna “Ancora ascolto una rosa” realizzata in occasione
della Festa della Toscana 2021 dall'Istituto Valorizzazione Castelli in collaborazione con la Delegata alle Pari Opportunità della Provincia di Massa-Carrara, Elisabetta Sordi e con la Consigliera di Parità, Diana Tazzini. Chiara Iacconi, responsabile della SSD Radiologia Senologica ambito territoriale di Massa-Carrara, è una delle quattro donne coinvolte nel progetto per raccontare un mondo femminile spesso poco conosciuto. Maturità Classica al Liceo P.Rossi di Massa, Laurea e specializzazione presso Università di Pisa e un curriculum ricchissimo di esperienze in Italia e all'estero (formazione presso Istituto Senologico di Prevenzione Oncologica di Firenze, Breast imaging Fellowship presso Memorial Sloan Kettering New York) e di riconoscimenti (Premio Rosati giovane ricercatore Italiano Sirm 2004,Team Leader per ITALCERT -percorso Breast Centres Certification; consigliere nazionale della sezione di senologia della SIRM tutor e co-relatore per tesi di laurea e specializzazione in collaborazione con Università di Pisa,
responsabile scientifico di eventi formativi in ambito senologico per ATNO, Autore di pubblicazioni anche su prime riviste internazionali - Radiology, European Radiology ed European Journal of Radiology ), la dottoressa Iacconi intervistata dalla Consigliera di Parità, Diana Tazzini, ci condurrà con il suo racconto ad una rilettura profonda dei modelli di genere come chiave della lotta all'odio e alla violenza.
Il progetto Ancora ascolto una rosa, prendendo in prestito il titolo di una poesia di Sibilla Aleramo, figura artistica di rilievo per l’affermazione dei diritti delle donne, è stato realizzato grazie al contributo del Consiglio Regionale e intende celebrare la Festa della Toscana , quale solenne occasione per meditare sulle radici di pace e di giustizia del popolo toscano, declinando il tema della lotta all'incitamento all'odio, attraverso un percorso di narrazione alternativa dell'universo femminile in contrasto all'adeguamento a rigide imposizioni di norme ed aspettative che riguardano il genere femminile come condizione atemporale e universale, finalizzate esclusivamente e coercitivamente a definire senza oscillazioni di
sorta il «giusto posto» di ciascuno nella società, con ruoli, codici, abitudini, costumi ben definiti e fossilizzati.